Benessere con le erbe medicinali di montagna
Intervista con Rosi Walder, maestra fiorista ed esperta di erbe
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Intervista con Rosi Walder, maestra fiorista ed esperta di erbe
Rosi Walder si dedica completamente alla coltivazione di erbe biologiche presso il Fronigerhof a San Leonardo, nella Val Passiria. Dal 2014, la florista di formazione ha trasformato il suo hobby in professione a tempo pieno. La sua conoscenza delle erbe la trasmette durante passeggiate guidate con gli ospiti del Jägerhof e presto anche in un libro.
La Val Passiria è perfetta per la coltivazione di erbe biologiche: non ci sono coltivazioni intensive di frutta o vigneti, il terreno è incontaminato e l’aria è pura. Rosi Walder è cresciuta con la conoscenza delle erbe, tramandata nella sua famiglia da almeno sei generazioni. L’impulso a trasformare la sua passione in professione è venuto da Siegi Augscheller, albergatore del Jägerhof.
Ciao Rosi, come hai acquisito le tue conoscenze sulle erbe?
Nella Val Passiria e soprattutto nella mia famiglia, la conoscenza delle proprietà curative delle erbe locali non era nulla di speciale. Qui in montagna dovevamo cavarcela da soli: fino agli anni ’70 l’uso delle erbe era normale, non solo per curare disturbi, ma anche per l’alimentazione quotidiana. Mia nonna e mia madre mi mandavano a raccogliere il tarassaco, in inverno raccoglievamo crescione e stellaria per avere sempre qualcosa di fresco in cucina. Continuo questa tradizione, e i miei figli dicono: “Mamma va a fare la spesa nel bosco e nei prati”. Non bisogna però esagerare: una manciata di erbe selvatiche al giorno è sufficiente per supportare l’organismo. Possiamo dire che abbiamo sempre seguito il principio di Ippocrate: il nostro cibo deve essere la nostra medicina.
Che ruolo ha avuto Siegi Augscheller nella tua carriera di esperta di erbe?
Prima lavoravo a tempo pieno in un vivaio, conoscevo Siegi dal negozio di fiori. All’epoca coltivavo le erbe come hobby a casa. Siegi ha avuto l’idea di organizzare passeggiate con le erbe per i suoi ospiti e ha iniziato a usare i miei prodotti in hotel. Oggi molti ospiti abituali attendono con piacere le passeggiate settimanali! Per il Jägerhof ho creato anche un mix speciale di tisane, che gli ospiti portano con sé durante le escursioni.
Quali erbe consigli in primavera e perché?
In primavera crescono le erbe che stimolano e sostengono la disintossicazione del corpo. Il fegato inizia a lavorare più intensamente dopo l’inverno, e le erbe selvatiche sono il modo naturale per supportare questo processo. Senza di esse può comparire la cosiddetta stanchezza primaverile, che non è altro che un sintomo di sovraccarico del fegato.
Le erbe primaverili rafforzano il sistema immunitario, supportano digestione, polmoni e fegato; il tema della primavera è stomaco e vie respiratorie: tarassaco, aglio orsino, ortica, foglie di betulla, edera terrestre, erba gatta, violetta (le violette profumate sono più efficaci di quelle selvatiche). Le erbe si possono raccogliere fresche e usare in insalate, smoothie, pesto o formaggio alle erbe, preferibilmente crude.
Quali sono, secondo te, le erbe primaverili più importanti?
L’ortica è senza dubbio una delle piante medicinali più antiche e importanti delle Alpi e oltre. Contiene vitamine, minerali, ferro, oligoelementi e molti altri principi attivi secondari; l’acido dell’ortica è efficace contro artrite e gotta. Questa “superpianta” cresce vicino a casa nostra, e adoro mostrare agli ospiti come usarla in cucina.
Al secondo posto nella mia lista c’è il tarassaco, una delle prime erbe di primavera. I suoi principi amari sono benefici per stomaco e fegato, depurano vescica e reni e contrastano la stanchezza primaverile. I fiori di tarassaco li uso contro tosse, raucedine e mal di gola. Raccogliere erbe all’aperto fa già molto bene: ci si muove all’aria fresca e si prende il sole. Lo sapevi che cinque minuti all’aperto equivalgono a un’ora di rafforzamento del sistema immunitario?
Quante erbe conosci e usi abitualmente?
In Europa ci sono circa 1.500 erbe commestibili e gustose. La mia famiglia ne utilizzava circa 400. Mia nonna Agnes era una specie di “dottoressa contadina”, raccoglieva con noi ogni giorno. Oggi molte piante selvatiche sono protette, quindi ho trovato alternative da coltivare anche in giardino. Nel mio libro “La conoscenza delle erbe di mia nonna”, in uscita per Raetia-Verlag, raccomando circa 60 piante da usare nella vita quotidiana.
Grazie, Rosi, per questa interessante intervista e buon lavoro con le meravigliose erbe della Val Passiria!
Rosi Walder, La conoscenza delle erbe di mia nonna, Raetia-Verlag, ISBN 978-88-7283-727-6
Per maggiori informazioni su passeggiate con le erbe, workshop e shop online: www.kraedu.net
Indirizzo: Fronigerhof, Karlegg 4 A, 39015 San Leonardo in Passiria
Telefono: +39 393 9855123
Come stay with us,
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Una buona cucina inizia con una buona base e all’Hotel Jägerhof in Alto Adige questo significa: brodi preparati freschi ogni giorno.
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L’attrezzatura da ciaspole giusta per escursioni attorno al Jägerhof

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